Il settore delle costruzioni entra oggi nella Fase 2, con l’attesa ripartenza dopo il lockdown dell’8 marzo scorso.
Le imprese che ripartiranno con i lavori dovranno attenersi al Protocollo per il settore edile, pubblicato nel Dpcm 26 aprile 2020: il documento definisce le linee guida che le imprese edili dovranno seguire per poter preservare lavoratori e lavoratrici dal contagio da Covid-19 e assicurare la ripresa delle attività produttive in sicurezza. A queste direttive dovranno attenersi non solo i lavoratori, ma anche i titolari, i subappaltatori e i fornitori.
Il nuovo Protocollo contiene le regole principali che i datori di lavoro devono adottare nei cantieri seguendo la logica della precauzione e della protezione, e riguarda le informazioni sugli obblighi nel cantiere, i dispositivi di protezione individuale, le modalità di accesso dei fornitori esterni ai cantieri, la pulizia e igiene nel cantiere, la gestione degli spazi comuni (mensa, spogliatoi), l’organizzazione del cantiere (turnazione, rimodulazione dei crono programma delle lavorazioni), la gestione di una persona sintomatica in cantiere.
Vediamo nel dettaglio le regole previste dal nuovo Protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 nei cantieri.
Il datore di lavoro deve informare, nella maniera più chiara e comprensibile, tutti i lavoratori e chiunque entri in cantiere sulle disposizioni delle Autorità. In particolare, le informazioni riguardano i seguenti obblighi:
· controllo della temperatura corporea. Se tale temperatura risulterà superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso al cantiere. Il lavoratore dovrà contattare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria;
· rispetto di tutte le disposizioni delle Autorità e del datore di lavoro nell’accesso in cantiere (in particolare: mantenere la distanza di sicurezza, utilizzare gli strumenti di protezione individuale messi a disposizione durante le lavorazioni che non consentano di rispettare la distanza interpersonale di un metro e tenere comportamenti corretti sul piano dell’igiene);
informare tempestivamente e responsabilmente il datore di lavoro della presenza di qualsiasi sintomo influenzale, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti
· preclusione dell’accesso a chi, negli ultimi 14 giorni, abbia avuto contatti con soggetti risultati positivi al Covid-19 o provenga da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS.
Sarà opportuno affiggere all’ingresso del cantiere, nei pressi dei locali comuni materiale informativo sulle regole fondamentali di igiene e i corretti comportamenti da adottare
L ‘adozione delle misure di igiene e dei dispositivi di protezione è di fondamentale importanza. Devono essere fornite e utilizzate le mascherine di protezione, in conformità a quanto previsto dalle indicazioni dell’Oms o dell’autorità sanitaria.
Per l’accesso di fornitori esterni devono essere individuate procedure predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto con il personale presente. Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono rimanere a bordo dei propri mezzi: non è consentito l’accesso ai locali chiusi comuni del cantiere per nessun motivo. Per le necessarie attività di approntamento delle attività di carico e scarico, il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza minima di un metro.
In questa fase emergenziale è molto importante la comunicazione tra le imprese in tal senso.
Il datore di lavoro assicura la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica degli spogliatoi e delle aree comuni limitando l’accesso contemporaneo a tali luoghi. La pulizia riguarda anche gli attrezzi manuali: si consiglia di evitare l’uso promiscuo, in caso contrario prima di ogni utilizzo bisogna igienizzarli.
Vanno puliti e sanificati macchine, attrezzature e mezzi di trasporto (piattaforme aeree, escavatori, betoniere o altri strumenti), nei mezzi di trasporto in particolare vanno puliti e igienizzati volanti, maniglie, quadri comando. Sarà premura del datore di lavoro fornire appositi detergenti per la pulizia. Nel caso di presenza di una persona con Covid-19 all’interno del cantiere si procede alla pulizia e sanificazione dei locali, alloggiamenti e mezzi. Le persone presenti devono adottare tutte le precauzioni igieniche, in particolare il frequente e minuzioso lavaggio delle mani. L’azienda deve mettere a disposizione idonei detergenti per le mani. Le soluzioni idroalcoliche (gel disinfettante) vanno collocate in punti strategici, quali l’ingresso dei cantieri e dei baraccamenti, in mense e spazi comuni, ecc.
L’accesso agli spazi comuni, comprese le mense e gli spogliatoi è contingentato, con la previsione di una ventilazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di un metro tra le persone che li occupano.
Le imprese potranno disporre la riorganizzazione del cantiere e del cronoprogramma delle lavorazioni anche attraverso la turnazione dei lavoratori con l’obiettivo di diminuire i contatti, di creare gruppi autonomi, distinti e riconoscibili e di consentire una diversa articolazione degli orari del cantiere sia per quanto attiene all’apertura, alla sosta e all’uscita.
Nel caso in cui una persona presente in cantiere sviluppi febbre con temperatura superiore ai 37,5° e sintomi di infezione respiratoria quali la tosse, lo deve dichiarare immediatamente al datore di lavoro o al direttore di cantiere che dovrà procedere al suo isolamento in base alle disposizioni dell’autorità sanitaria. Il datore di lavoro collabora con le Autorità sanitarie per l’individuazione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in cantiere che sia stata riscontrata positiva al tampone Covid-19.
Affrontare la Fase 2 non sarà semplice. Occorre inoltre sottolineare che ogni cantiere presenta situazioni che possono mutare in tempi brevi e che quindi dovranno essere analizzate attentamente da tutti i soggetti coinvolti.
La riapertura dei cantieri nella Fase 2 potrà avvenire solo dopo aver attuato tutte le misure di contenimento, comprese le modifiche alle dotazioni igienico-sanitarie di cantiere, e l’effettuazione delle sanificazioni, nonché quanto altro previsto per legge.
La prosecuzione delle attività produttive è in ogni caso subordinata alla presenza di condizioni che assicurino a lavoratori e lavoratrici adeguati livelli di protezione.
È indispensabile quindi rispettare le nuove direttive, mettendo sempre al primo posto la salute di lavoratori e lavoratrici.
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